Ti racconto la mia esperienza di studente.

Immagine di donna che studia su tanti libi
Studiare la grammatica delle lingue è complesso

Se c’è una cosa che ho sempre fatto un’enorme fatica a capire sono le lezioni di grammatica.

Un ricordo vivido nella mia mente è la prof di italiano che spiega il complemento di termine: “Bene ragazzi, il complemento di termine risponde alla domanda “A chi? A che cosa?”, …bla…bla…bla….Funziona così e così…però…”

Quando la prof arrivava al però io impazzivo….

La lingua è viva, è piena di eccezioni e di imperfezioni ma a me causavano e causano tutt’ora parecchie difficoltà.

Ho bisogno di certezze: non ci sono eccezioni quando fai un’operazione, il risultato è sicuro, non c’è margine d’errore. Mi fa ridere quanto un aspetto così semplice parli del mio modo di essere: non c’è dubbio che il mio perfezionismo giochi un ruolo determinante in questa sensazione.

Credo che sia proprio questo che ha generato difficoltà nell’approccio allo studio delle lingue.

Nonostante apprezzi tantissimo la ricchezza di queste materie e mi piaccia tanto sentire i diversi accenti, studiare le lingue non è mai stato il mio forte…

Eppure nel ruolo che ricopro spesso sono chiamata a relazionarmi con docenti madrelingua e mi è molto chiara l’importanza di avere un canale di comunicazione chiaro. La maggior parte delle volte sono i docenti che sanno perfettamente l’italiano, eppure questa mancanza da parte mia mi crea difficoltà….Sarà mica il solito perfezionismo…??

Comunque fatto sta che mi sono decisa a iniziare un percorso di lezioni di lingua!

Ovviamente avendo l’imbarazzo della scelta ho fatto qualche prova prima di scegliere il mio docente.

Ritratto di donna che parla inglese
Con un madrelingua si sviluppa la conversazione

Qualche ora l’ho spesa con il madrelingua: fantastico l’aspetto della conversazione ma la grammatica risultava comunque difficile. Da troppo tempo sono lontana dai banchi di scuola e non sono più abituata a svolgere esercizi e a studiare come un tempo. Poi ho chiesto a una docente italiana: in realtà non conoscevo il suo approccio alla lingua…e mi ha conquistata!

Con Chiara impostiamo gli incontri in modi diversi: a volte mi fa allenare all’ascolto e sulla pronuncia con lezioni super divertenti nelle quali ascolto canzoni alle quali mancano dei pezzi e io devo capire quali sono le parole mancanti, altre volte mi fa allenare sul vocabolario usando un metodo visivo molto efficace per me che ho una buona memoria fotografica. Altre ancora lavoriamo sulla grammatica: l’approccio che mi propone è emozionale. Lei dice che la lingua è estremamente legata alle emozioni, il racconto delle esperienze di vita necessita di passione per essere raccontato e la lingua è solo lo strumento per fare ciò. Seguendo questo principio mi spiega il “present perfect” o il condizionale. Altre ancora chiacchieriamo in lingua per fare pratica.

Come tutti gli studenti adulti che devono approcciare una lingua anche io faccio tanta fatica a prendermi il tempo per le lezioni, come ognuno di noi ho il lavoro, i figli, la vita privata. Ci sono periodi in cui le lezioni saltano spesso. Ma il metodo di Chiara mi aiuta ad avere voglia di continuare a studiare. Quando non riusciamo a vederci l’inglese mi manca.

La motivazione è fondamentale per raggiungere gli obiettivi linguistici, ma anche la strada che scegli per arrivare può fare la differenza!

Tu quale strada hai provato?

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